Info Conseil

Comunicato n° 112 del 20 febbraio 2018

Interrogazione sull'accoglienza dei migranti

Seduta consiliare del 20 febbraio 2018

Le risultanze del tavolo di lavoro per concordare le modalità di una proficua accoglienza dei migranti sono state al centro di un'interrogazione posta dai gruppi Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e ALPE posta nella seduta consiliare del 20 febbraio 2018.

Ad un anno dall'istituzione del tavolo di lavoro permanente tra la Prefettura, il CELVA e i Comuni interessati, i gruppi hanno chiesto dettagli sui progetti di integrazione realmente avviati, sulle risorse economiche impegnate per il mantenimento ed il funzionamento dell’assistenza, nonché se si sia fatto qualcosa per integrare sul territorio coloro cui è stato concesso o negato il riconoscimento della protezione internazionale da parte della Commissione Territoriale.

Laurent Viérin ha specificato che, nell’esercizio delle sue attribuzioni prefettizie, la Presidenza della Regione ha partecipato nel 2017 a diversi incontri tenutisi al Consiglio permanente degli Enti locali, in particolare per analizzare il cosiddetto Piano ANCI sulla ripartizione dei migranti nei Comuni e per fornire una corretta informazione sulle diverse tipologie di accoglienza: quella straordinaria gestita dalle Prefetture e quella riferibile allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e protezione) gestita dai Comuni. Il Presidente della Regione ha riferito che Saint-Vincent, Saint-Rhemy-en-Bosses e Champorcher hanno aderito alla rete SPRAR. Inoltre, Laurent Viérin ha precisato che, per definire meccanismi per un’equa ripartizione sul territorio, il tavolo di lavoro costituito a tal fine ha elaborato una bozza di protocollo di intesa che deve essere approvato dall’Assemblea degli Enti locali.

Il Presidente della Regione ha proseguito affermando che il sistema di accoglienza straordinario approntato dall’Amministrazione regionale è volto principalmente ad una immediata risposta di accoglienza al momento dell'arrivo in Valle d'Aosta. Il Presidente ha sottolineato che le convenzioni stipulate con gli enti gestori prevedono tutta una serie di servizi che mirano a gestire l’accoglienza fino al momento del pronunciamento della Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, oppure fino alla fine della procedura giurisdizionale nei casi di esito negativo della domanda di protezione.

Laurent Viérin ha aggiunto che, una volta riconosciuta una forma di protezione internazionale, i migranti vengono indirizzati agli Sportelli sociali per l’elaborazione di progetti personalizzati di integrazione. Viérin ha affermato che è in fase di aggiudicazione il bando di gara per la pianificazione e la realizzazione di un sistema di azioni mirate all’integrazione sociale, tramite una rete pubblico-privata di servizi e interventi volta alla costruzione di una progettazione ad personam. Il Presidente ha specificato che è prevista la realizzazione di almeno 25 progetti; nel caso dello SPRAR l’integrazione nel territorio è parte integrante del progetto che riguarda prioritariamente persone che hanno già ottenuto la protezione internazionale o stanno per ottenerla.

Il Presidente ha ricordato che l’accoglienza straordinaria dei migranti è gestita con risorse dello Stato. La valutazione dei costi e dei benefici di tale sistema è pertanto di competenza dello Stato e non dell’Amministrazione regionale; per quanto riguarda invece lo SPRAR, sono i tre Comuni interessati a effettuare queste valutazioni. Infine, Laurent Viérin ha dichiarato che per i migranti che non ottengono protezione internazionale la normativa non consente di mettere in atto dei processi di integrazione: una volta rigettata la domanda di protezione internazionale, viene revocato il permesso di soggiorno e viene notificato un decreto di espulsione dal territorio italiano.

Il Consigliere Carlo Norbiato (AC-SA-PNV), ringraziando per la risposta ritenuta esaustiva, ha replicato che si tratta di uno strumento che potrebbe risultare particolarmente utile per avviare i processi di integrazione. Il Consigliere si è detto convinto che con una buona accoglienza ci guadagniamo tutti: lo Stato che investe, il territorio valdostano, i residenti e i richiedenti asilo. Per Norbiato, sono opportune valutazioni periodiche sui costi e benefici. Da non trascurare poi, ha aggiunto il Consigliere, iniziative che aiutino a continuare i percorsi di integrazione per un evidente bisogno di avere sicurezza sul territorio e per non sprecare risorse economiche che sono state impiegate fino ad oggi. Il Consigliere ha infine sottolineato che occorre dare e avere risposte più stabili e strutturate su questo fenomeno.

MM